Pulo-di-Molfetta

PULO 

Situato a 2 km dal centro urbano, il Pulo è una formazione carsica sulle cui pareti si aprono numerose grotte e costituisce un esempio di biodiversità, grazie alla presenza di oltre duecento specie floristiche tipiche della macchia mediterranea.
La fauna è caratteristica della fascia costiera nord-barese. Frequentato sin dal Neolitico 7000 anni fa, il sito ha avuto una ininterrotta frequentazione sino all’Età del Bronzo.

Gli scavi archeologici hanno restituito importanti reperti:
la ceramica impressa, definita nelle classificazioni scientifiche come appartenente alla “Civiltà di Molfetta”, è espressione dell’importante cultura fiorita ai margini della dolina. Nella seconda metà del XVIII secolo il Pulo con le sue grotte ricche di nitrato, diventa il centro di interesse del Regno di Napoli e dei Borboni per la costruzione della nitriera. Le indagini archeologiche hanno riportato in luce i resti di questo complesso proto industriale.

PORTO

Nel 1824, a seguito delle richieste della marineria lo- cale, in un periodo di incremento del traffico mercantile e di sviluppo di quello peschereccio, il Comune di Molfetta commissionò la costruzione di un porto che prevedeva la creazione dei due moli di San Corrado e San Michele e la costruzione del faro. 

I lavori iniziarono nel 1844. Nel 1882, a seguito dell’incremento del flusso commerciale, fu avviato l’ampliamento con- giungendo i due moli e costruendo il molo foraneo.

Nel 1890 fu costruito il molo Pennello e nel 1951 fu iniziata la diga Salvucci, tra Cala S. Giacomo e il santuario della Madonna dei Martiri.